3Bee, startup agritech che fa dello sviluppo di tecnologie innovative il cavallo di battaglia per la tutela del nostro pianeta, ha deciso di segnare questo 2021 con una nuova iniziativa a sostegno dell’impact sustainability (“impactability”).
È per questo motivo che ha lanciato la sua “Call for Ideas”, predisponendo dei premi in denaro destinati alle migliori idee presentate.
Ma in che cosa si distingue dagli altri “contest” e perché si è sentita l’esigenza di lanciare una “Call for Impactability”?
Quesiti e problemi troppo specifici
In tutte le altre call, i quesiti a cui si deve rispondere e i problemi a cui si deve presentare soluzione sono estremamente specifici e settoriali, raramente di interesse generale. Questo limita molto le applicazioni, riservandole agli “addetti ai lavori”. Solo chi è specializzato in quell’ambito può presentare la propria proposta.
La Call for Impactability è invece aperta a tutti (l’unico vincolo è avere più di 18 anni), l’importante è che i progetti elaborati, singolarmente o in gruppo, abbiano la capacità di generare un impatto positivo e concretamente trasformativo nella società in cui viviamo.
Application troppo complesse
Una delle caratteristiche principali della Call for Impactability è la volontà di rendere facile a chiunque presentare il proprio progetto. Non sono previsti form infiniti e domande minuziose.
Per candidarsi basta rispondere a 10 brevi domande e allegare un video da massimo 1 minuto.
Non è necessario avere un prototipo
La Call for Impactability è stata pensata proprio nell’ottica di poter dare la possibilità a chiunque di presentare il proprio progetto. La quasi totalità delle iniziative non si accontenta di vedersi presentare un’idea, vogliono avere anche il riscontro di un prototipo concreto e questo può fortemente scoraggiare soprattutto le idee con grande potenzialità, ma ancora in stato embrionale.
Per questo la Call for Impactability è pensata come trampolino di lancio per idee forti, cariche di innovazione e davvero in grado di fare la differenza.
Organizzazione complessa del team di progetto
Molto spesso, tra i requisiti necessari per poter presentare la propria application, è prevista anche l’indicazione specifica dei componenti del team con i rispetti ruoli, oltre a dover appuntare un team leader di riferimento. Spesso, però, questo genere di organizzazione non si trova in ogni gruppo di lavoro e può quindi diventare un ostacolo alla realizzazione del proprio progetto.
Nella Call for Impactability importa solo quello che si vuole realizzare: questa idea può essere presentata da un singolo o da gruppi di non più di 6 componenti (eccezion fatta per le startup già costituite).
Tempistiche
L’incubo della presentazione dei progetti a call specifiche è quello della deadline. Per creare tutta la documentazione richiesta e per sottomettere la propria proposta di solito si hanno tempi ristrettissimi, assolutamente sproporzionati ai tempi biblici di attesa per i risultati.
Avere più tempo per dare forma al proprio progetto e per metterlo nero su bianco è sicuramente un vantaggio. Per questo motivo e in seguito al grande entusiasmo suscitato dalla proposta, 3Bee ha deciso di posticipare di un mese i termini di chiusura della presentazione delle domande per la Call for Impactability!
No incentives
Molti dei premi messi in palio non vanno mai a compensare l’impegno profuso nella preparazione del progetto. Questo spesso si traduce in una perdita di motivazione da parte dei proponenti. Lo scoraggiamento può addirittura portare a non presentare più la propria idea.
La Call for Impactability mette a disposizione un premio in denaro (fino a 6500€) e un riconoscimento stampa da parte di giornalisti impegnati sul fronte innovazione e all’individuazione di nuove idee altamente comunicabili.
I membri della giuria
- Niccolò Calandri, CEO e co-founder 3Bee (3Bee)
- Gabriella Scapicchio, Mayor Le Village by CA Milano (Le Village)
- Fabio Antoldi, Professore ordinario di Strategia aziendale e di Imprenditorialità (ALTIS Università Cattolica del Sacro Cuore)
- Virginia Tosti, Co-founder & Head of Growth di Start2Impact ( Start2Impact)
- Stefano Soliano, Direttore generale di ComoNExT – Innovation Hub (ComoNExT – Innovation Hub)
- Pier Mattia Avesani, CEO di Uqido (Uqido)
- Sonia Massari, Consulente scientifico Fondazione Barilla (BCFN – Barilla Center Food and Nutrition)
- Simone Mazzola, Co-founder di Phononic Vibes
- Davide Cassani, Data Scientist di Empatica
- Antonio Rancati, Coordinatore generale della didattica e della formazione del centro studi europeo per la Terza Rivoluzione Industriale (CETRI-TIRES)
- Moritz Mantero, Presidente Mantero Seta Spa (Mantero Seta Spa)
- Ennio Ionni, Institutional Affairs, Sustainability and Corporate Communication Manager (Sogei, Ministero dell’Economia e delle Finanze)
- Emanuele Fontana, Head of Agribusiness Marketing di Crédit Agricole Italia (Crédit Agricole Italia)
- Emilia Mugnai, Founder Family Nation (Family Nation)
La Stampa
- Cristina Ceresa, Direttore edizioni GreenPlanner e giornalista Sole24Ore (GreenPlanner)
- Antonio Rancati, Direttore editoriale di Ambiente (Ambiente)
- Chiara Albicocco, Giornalista scientifica e conduttrice tv (Triwù tv)
- Antonio Iannone, Agri-food tech consultant e blogger di TheFoodCons (The FoodCons)
- Federica Maccotta, Giornalista. Collabora con Wired Italia, per cui si occupa di sostenibilità, ambiente, alimentazione, design e viaggi.
Scrive anche per ViviMilano e Cook del Corriere della Sera - Erica Premoli, Communication Specialist (Confindustria Como)
- Cristina Gabetti, Journalist, TV reporter, speaker, motivator
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