Adotta Un Alveare In Toscana

    Come tutte le regioni italiane, anche la Toscana presenta delle peculiarità che la rendono unica del suo genere. Possiamo assaporare tutte le differenze e le singolarità di questo territorio gustandoci il miele prodotto dai tanti alveari che si trovano in queste terre.
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    3Bee Hive-Tech

    L'approccio di 3Bee per la tutela della biodiversità

    3Bee è la Nature Tech company che sviluppa tecnologie per la tutela della biodiversità. 3Bee Hive-Tech è il primo sistema di 3Bee che consente di analizzare lo stato di salute e di “fame” delle api da miele, sentinelle ambientali per eccellenza. Nel tempo, abbiamo sviluppato altre tecnologie per studiare e monitorare tutti gli insetti impollinatori e creato oltre 200 Oasi della Biodiversità con migliaia di piante nettarifere per garantire loro nutrimento. Vogliamo così creare un circolo virtuoso: i nostri apicoltori si trasformano per esigenza in coltivatori di Oasi e promotori della biodiversità ambientale. Non incentiviamo la produzione massiva e gli allevamenti densi, che hanno un impatto negativo sulla biodiversità e sugli impollinatori. Riconosciamo però il valore del miele come simbolo prezioso della biodiversità di un ambiente e uno strumento di divulgazione dell'impegno e tutela di un'area, da consumare con parsimonia e rispetto per il ciclo di vita di questi insetti.

    L’apicoltura in Toscana

    Il panorama apistico toscano è piuttosto interessante. A giugno 2020 si contavano 6386 attività apistiche, di cui 4172 attività hobbistiche e 2214 attività gestite da professionisti. Questi rappresentano quasi il 10% di tutti gli apicoltori italiani. Questi gestiscono 13.908 apiari, per un totale di 138.239 alveari. La Toscana presenta delle caratteristiche territoriali speciali per le api: una varietà floreale molto estesa che fornisce sempre prezioso nutrimento per le api e condizioni ambientali estremamente favorevoli. Queste, infatti, hanno permesso lo sviluppo dell’apicoltura fin dall’età degli Etruschi e degli antichi Romani, dai quali il miele era molto apprezzato e impiegato per diversi utilizzi. L’incredibile varietà e ricchezza del territorio toscano si trasmette quindi anche nel suo miele, ricco di profumi e sapori caratteristici. Tra le tipologie più diffuse, troviamo sicuramente l’acacia, il millefiori, il tiglio, la melata, l’ailanto e il castagno.

    Apicoltura Salvi di Salvi Thomas

    Thomas ha iniziato la sua attività apistica più o meno 10 anni fa, quando grazie alla guida di un anziano amico che possedeva delle casse, ha iniziato a curare i suoi alveari. L’interesse per gli animali e l’ambiente, però, è sempre stato vivo in Thomas, da anni guardia volontaria per il WWF. L’aspetto più buffo è che Thomas, nonostante sia apicoltore, è allergico alle api! Questo però non scoraggia la sua grande passione. La sua azienda apistica, che ha sede a Gambassi Terme, nei pressi di Firenze, segue il disciplinare del biologico e ha un vero e proprio apiario didattico. Per poter seguire le fioriture e produrre le diverse tipologie toscane Thomas pratica nomadismo, spostando le sue api per tutta la Toscana, dalla Maremma alla montagna, arrivando fino all’Emilia. Le api di Thomas possono così produrre acacia, castagno, millefiori, trifoglio, sulla e melata. Tra le tipologie più difficili, invece, contiamo erica, corbezzolo, edera.

    Apicoltura Stefano Dolfi

    L’Apicoltura Stefano Dolfi è una piccola realtà a conduzione famigliare, situata vicino a Prato. Stefano ha iniziato a curare le api per hobby nel 2000. Dai pochi alveari iniziali si è espando fino ad averne 120 e facendo dell’apicoltura il suo lavoro. Pratica un’apicoltura principalmente stanziale, effettuando solo pochi spostamenti. Il numero non troppo elevato di famiglie gli permette di seguirle al meglio. Questo si traduce in un miele di migliore qualità e api più curate, con benefici anche per l’ambiente circostante. Gli apiari sono attentamente disposti nel territorio della provincia pratese, a diverse altitudini, in modo tale che le api possano godere delle differenti fioriture tipiche della zona. Le tipologie di miele prodotte sono acacia, castagno, tiglio, melata e diversi tipi di millefiori. Tra le altre produzioni di questa realtà, troviamo anche la pappa reale, un ambito di nicchia dell’apicoltura italiana.

    Apicoltura Alessio

    Alessio ha sempre avuto una grandissima passione per il mondo agricolo e per l’ambiente. 10 anni fa, quasi per gioco, decise di frequentare un corso di apicoltura e di prendere le sue prime 2 famiglie. Questi primi alveari furono seguiti da altri, ma sfortunatamente dopo 4 anni gli rubarono tutte le casse, procurandogli un enorme danno, non solo economico. Preso dallo sconforto, vendette tutto, tranne la tuta, che voleva conservare come ricordo. Il problema dell’apicoltura, però, è che diventa qualcosa di più di una passione. Per questo, dopo 2 anni riprese l’attività apistica con un amico, partendo con 1 famiglia a testa. Ad oggi, ne possiede 18, divise in 3 apiari. Nella zona di Prato, dove ha sede la sua piccola azienda, produce miele millefiori, miele di castagno e miele di acacia. Il suo sogno nel cassetto è quello di poter vivere di apicoltura e di dedicarsi completamente alle api.

    Di Elena Fraccaro30 luglio 2020
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